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Alexander Sorloth è la nuova scommessa del laboratorio di idee chiamato Lipsia. Norvegese classe 1995, è esploso in Turchia col Trabzonspor

Da diversi anni il Lipsia è una delle squadre per le quali il calciomercato è sinonimo di occasioni e grandi intuizioni. Nelle ultime ore il club tedesco ha ufficializzato l’arrivo di Alexander Sorloth, centravanti norvegese e uno dei membri della nouvelle vague scandinava. Quella per Sorloth è stata una trattativa impegnativa e molto serrata, durata settimane, durante le quali i dirigenti del Lipsia hanno dovuto lavorare su più tavoli.

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Già, perché Sorloth è reduce da una stagione straordinaria in Turchia, dove ha fatto fuoco e fiamme con il Trabzonspor, ma il suo cartellino apparteneva al Crystal Palace, club inglese che lo aveva mandato in Superlig dopo averlo testato – con alterne fortune – in Premier League. O, almeno, questa è la sensazione che passa ripercorrendo, passo dopo passo, l’ultima pimpante annata del bomber norvegese.

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Alexander Sorloth in cifre

I numeri, infatti, sono da capogiro: con la maglia del Trabzonspor, in una sola stagione Sorloth ha segnato 33 gol e messo a referto 11 assist, il tutto in 49 presenze complessive. Se la classifica per la Scarpa d’Oro non prevedesse coefficenti, sicuramente il ragazzo originario di Trondheim se la sarebbe giocata fino alla fine. Di certo, sul secondo posto – con conseguente qualificazione in Champions League – del Trabzonpor, ha influito in maniera decisiva.

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Classe 1995, Sorloth è cresciuto calcisticamente nel Rosenborg, club della sua città natale, col quale ha esordito giovanissimo. Dopo una stagione al Bodo Glimt è passato al Groningen, dove però in due anni non è mai riuscito veramente a imporsi. Poi Midtjylland, Crystal Palace, Gent fino alla grande avventura in quel di Trebisonda, dove il prodigio di Trondheim si è finalmente consacrato, conquistandosi la chiamata del Lipsia.

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La brutta parentesi londinese

Come avrete ben potuto notare, la carriera di Alexander Sorloth è stata tratteggiata da alti e bassi, momenti buoni alternati a parentesi molto complicate. Una di queste è cominciata il giorno in cui il norvegese è approdato nel sud di Londra per firmare con il Crystal Palace: reduce da un’annata molto positiva in Danimarca, Sorloth aveva deciso di tentare nuovamente il salto in alto accettando le Eagles.

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Che, dal canto loro, spesero 9 milioni di euro per assicurarsi quel pennellone di 195 centimentri che, per stile e attitudine, si sarebbe dovuto adattare molto bene alla filosofia del Palace. Invece, in una stagione e mezza, Sorloth ha giocato solamente 20 spezzoni, utili a fargli capire che a Selhurst Park non c’era più posto per lui. Così è partito alla volta del Belgio e poi è finito in Turchia, entrambe le volte in prestito, prima che il Lipsia si decidesse a staccare un assegno da oltre 20 milioni per assicurarselo.

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Sorloth, un po’ Werner e un po’ Schick: cosa può dare al Lipsia

Chiariamolo subito: Sorloth arriva a sostituire il partente Timo Werner, ma a Lipsia sanno di avere tra le mani un calciatore profondamente differente dal centravanti della nazionale tedesca. Il norvegese fa reparto da solo, sfrutta il suo fisico per creare densità in area di rigore ma, contestualmente, difende bene palla e la smista per gli inserimenti dei compagni. In Turchia, contrariamente a calciatori provvisti della sua stessa stazza, ha fatto intravedere un’ottima tecnica di base.

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Possiede un buon dribbling e anche un discreto spunto nel breve, tanto che in passato ha occupato anche la posizione di esterno d’attacco. Insomma, un attaccante completo, che dovrà fare le veci non solo di Werner, ma anche di Patrick Schick, col quale effettivamente condivide qualche analogia in più. Anagraficamente rientra in pieno nel progetto sportivo del Lipsia, sempre pronto a valorizzare talenti dai mercati meno battuti. E, per lui, è l’occasione di farsi finalmente notare su palcoscenici di primo livello.

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