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Alessandro Bastoni è una delle rivelazioni della stagione 2019/20. Tornato dopo il prestito al Parma, era destinato a ripartire: decisivo il veto di Conte

“Incassiamo critiche da parecchio tempo e siamo sempre stati zitti: ora è il momento di raccogliere anche qualche soddisfazione”. Con queste parole Alessandro Bastoni ha commentato a caldo la vittoria dell’Inter sul Getafe, match valevole per l’accesso ai quarti di finale di Europa League. Un traguardo, quello raggiunto dai nerazzurri, che arriva a pochi giorni dallo sfogo di Antonio Conte contro ambiente e dirigenza.

Parole forti, che la squadra ha voluto stigmatizzare vincendo una partita che, a questo punto, rappresentava un crocevia stagionale. L’Inter può vincere l’Europa League? “Perché no?”, si chiede Bastoni, il cui apporto – ancora una volta – è stato decisivo. Oltre alla solita prestazione perfetta e senza particolari sbavatura, infatti, il centrale ha avuto il merito di pescare con un lancio Lukaku, mettendolo nelle condizioni di sbloccare la partita, poi chiusa da una rete nel finale di Eriksen.

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Ma quanto mi costi?

Oggi Alessandro Bastoni è tra i calciatori più promettenti del calcio europeo. Eppure non è passato molto tempo da quando l’Inter, sborsando oltre 30 milioni di euro per acquistarlo dall’Atalanta, aveva creato un domino di polemiche proprio per via di una valutazione ritenuta eccessiva. Dietro a tale operazione, probabilmente, si nascondevano anche alcuni giochini economici per sistemare i rispettivi bilanci, ma a posteriori si può dire che Piero Ausilio il jolly lo abbia pescato. E alla grande.

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Dopo aver svolto il suo primo ritiro estivo con i nerazzurri, Bastoni finisce in prestito al Parma su suggerimento di Spalletti, che fece capire alla società quanto una piazza senza troppe pressioni avrebbe potuto giovare al ragazzo. Che, in Emilia, non ci mette quasi nulla a prendersi un posto da titolare, giocando in coppia con Bruno Alves e dando vita a uno dei tandem difensivi più completi del campionato. Il portoghese potrebbe essere quasi suo padre, ma in campo non ci vedono differenze.

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“I miei idoli sono sempre stati Sergio Ramos e Thiago Silva – ha detto Bastoni in una recente intervista – ma giocare con Bruno mi ha aiutato a capire concetti come il sacrificio e la voglia di migliorarsi sempre, anche a quasi 40 anni”. Parma ha rappresentato molto per questo ragazzo, già stella della varie rappresentative giovanili, a tal punto che – di recente – quando gli ha segnato contro ovviamente si è guardato bene dall’esultare. Felicità sì, ma nel massimo rispetto.

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Alessandro Bastoni, una risorsa per Conte

Non appena arrivato a Milano, Antonio Conte ha posto il veto sulla cessione del ragazzo, prospettata a più riprese da una dirigenza nerazzurra che, evidentemente, non pensava a una crescita così repentina del calciatore. Alessandro Bastoni invece non si muove dall’Inter: il tecnico nerazzurro, dopo aver cominciato la stagione con Godin titolare e Skriniar adattato sul centro-sinistra, capisce che le potenzialità del 21enne di Casalmaggiore sono davvero importanti.

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E, a fine ottobre, arriva già la prima titolarità nella vittoriosa trasferta sul campo del Sassuolo. A corredo di un’annata molto positiva, Bastoni ci ha messo anche un paio di gol, entrambi importanti: uno, già, citato, è stato segnato di recente al Parma, mentre il primo ha permesso all’Inter di andare via da Lecce con un punto. Conte si è invaghito di lui per la tecnica di base, per il fatto che è un mancino naturale e, soprattutto, perché è un calciatore in grado di costruire l’azione dal basso.

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Un pregio, quest’ultimo, determinante per chi attua la difesa a tre e, soprattutto, per il fatto che in rosa c’è soltanto Bastoni in grado di fornire certe caratteristiche. Ovviamente la grande stagione del classe 1999 non è affatto passata inosservata, tanto che si vocifera di un Roberto Mancini entusiasta della crescita del difensore cresciuto nell’Atalanta. Davanti al quale, a questo punto, in breve tempo potrebbero schiudersi prospettive importanti. Con l’Inter che si gode il grande affare.

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