La Liga più lunga di sempre è terminata con la vittoria del Real Madrid, ma ha regalato spunti interessanti riguardo le nuove proposte
La Liga 2019/20 è andata finalmente in archivio. La stagione è stata particolarmente estenuante sia dal punto di vista fisico che mentale, soprattutto per come le squadre si sono ritrovate a dover gestire una lunga sosta non programmata. Il Real Madrid è stata la compagine uscita meglio dal periodo di lockdown: al rientro in campo, i merengues hanno inanellato una serie di vittorie consecutive impressionanti, decisive per mettere definitivamente la freccia sul Barcellona.
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Ma i Blancos rappresentano solo una parte degli spunti espressi dal campionato più complicato ed equilibrato tra i grandi tornei europei. Lo ha ribadito anche Zidane, poco prima di gelare l’ambiente dichiarando che non sa ancora se resterà a Valdebebas anche il prossimo anno. Quando, e questo va sottolineato, il Barcellona farà di tutto per tornare a lottare per il titolo.
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Liga 2019/20: a Siviglia brilla Lucas Ocampos
Non ce ne vogliano Leo Messi e Sergio Ramos, ma Lucas Ocampos è stato senza dubbio il miglior calciatore della Liga 2019/20. Il centrocampista argentino, arrivato in sordina la scorsa estate, si è imposto fin da subito come uno degli elementi più dominanti del campionato. Monchi lo aveva portato a Siviglia l’estate scorsa, prelevandolo dal Marsiglia e consegnando a Lopetegui un profilo totalmente da riplasmare.
E il tecnico, che a sua volta ama i calciatori poliedrici, lo ha utilizzato in varie posizioni: da mezzala a esterno offensivo, fino a fargli fare il laterale tutta fascia. Destra o sinistra non importa, come conferma il suo apporto in fase realizzativa. Ocampos ha segnato 14 gol, più di tutti gli attaccanti del Siviglia. Mica male no?
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Federico Valverde (Real Madrid)
Federico Valverde è uno dei volti del Real Madrid, tornato finalmente a primeggiare anche in Liga. I merengues lo hanno acquistato giovanissimo dal Peñarol, poi lo hanno spedito in prestito al Deportivo La Coruña prima di riportarlo alla base. Classe 1998, Valverde ha messo così in difficoltà Zidane nelle scelte tanto da obbligarlo a cambiare formazione per regalargli più spazio.
Il tecnico francese, infatti, spesso lo ha utilizzato in contemporanea agli altri tre ‘alieni’ della mediana madridista, snaturando il suo tanto amato 4-3-3. A livello di numeri, Valverde ha fatto letteralmente il botto: in 33 presenze ha segnato 2 gol e fornito 5 assist, ma si è anche imposto – statistiche alla mano – come uno dei migliori passatori dell’intera Liga.
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Martin Odegaard (Real Sociedad)
È davvero un peccato che al rientro dalla sosta la Real Sociedad abbia perso lo smalto di prima. Di certo, Martin Odegaard a San Sebastian ha trovato la stagione della consacrazione. Il Real Madrid se la ride, perché il cartellino del norvegese appartiene ancora al club della capitale, ma secondo le indiscrezioni il talento scandinavo potrebbe fermarsi ancora un anno nei Paesi Baschi.
Il suo impatto con la realtà txurri-ordin è stato clamoroso, a tal punto da aver vinto due premi come miglior calciatore della Liga nei primi mesi di campionato. Alguacil ne ha fatto il principale regista della squadra, utilizzandolo come interno o trequartista, e permettendogli di smaliziarsi negli ultimi metri di campo. Alla fine ha segnato 4 gol e messo a referto 6 assist, oltre a una serie impressionante di grandi giocate.
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Gerard Moreno (Villarreal)
Gerard Moreno è senza dubbio il miglior attaccante spagnolo del momento. Lo dice il buon senso di chi lo ha seguito in questa Liga da record, lo confermano i fatti: con 18 reti, la punta del Villarreal si è classificato terzo nella classifica dei marcatori, dietro solamente a Messi e Benzema. Gerard Moreno ha sfruttato al massimo il modulo studiato per esaltarlo dal tecnico Calleja, capace di mettere nelle condizioni un attaccante esterno non così prolifico di diventare letale negli ultimi metri.
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La stagione è andata così bene che, adesso, su di lui si stanno anche spendendo diverse voci di mercato che lo vedrebbero lontano dalla comunità valenciana. Ma, con un’Europa League da giocare, i tifosi del Villarreal sperano di non perderlo.
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Renan Lodi (Atletico Madrid)
Arrivato un anno fa per un cifra abbastanza importante, Renan Lodi non ci ha messo molto per entrare nelle grazie di Diego Simeone. Il suo stile di gioco vibrante e grintoso è il motivo per il quale l’Atletico Madrid ha deciso di investire su di lui, facendone l’erede dello storico Filipe Luis. La sua prima Liga è andata complessivamente bene, tra prestazioni convincenti e qualche cartellino di troppo.
Lanciato dall’Atletico Paranaense, Renan Lodi arrivava sulla sponda colchonera del Manzanarre come campione del Sudamerica, e su di lui il Cholo ha svolto un profondo lavoro tattico volto a migliorarne soprattutto le letture difensive. Una volta fatto ciò, al netto di qualche infortunio, Lodi si è preso la titolarità senza mai lasciarla giocando 32 partite e segnando anche una rete.
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