A 22 anni Igor Liziero non è ancora arrivato in Europa, ma presto potrebbe farlo. L’età e le qualità, dopotutto, sono dalla sua parte. E Moncada, scout del Milan, lo sa benissimo.
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Liziero, tuttofare poco carioca
Regista e all’occorrenza terzino sinistro, Liziero crescere calcisticamente nelle giovanili del San Paolo, dove si afferma rapidamente come uno dei centrocampisti brasiliani di maggior talento, anche se non brucia mai le tappe: l’esordio fra i professionisti avviene infatti a 20 anni, non tanti, ma nemmeno pochi considerando che in Brasile i giovani vengono lanciati anche molto presto. Questo perché il suo non è un talento tipicamente carioca, ma si avvicina moltissimo allo stile europeo di intendere il ruolo del regista. Liziero è infatti un giocatore molto ordinato e preciso, che allo stesso tempo però garantisce quel tocco di imprevedibilità e velocità alla manovra che può far comodo a molte squadre in Italia e in Europa.
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L’Europa chiama
Nei successivi due anni prende le redini della mediana del San Paolo, scalzando dal ruolo di titolare l’ex Anzhi Jucilei, ritenuto uno dei migliori interpreti del ruolo in Brasile. Sono 76 le presenze di Liziero fino a oggi, accompagnate da 2 gol e 2 assist. Sicuramente non molti, soprattutto se il suo nome viene erroneamente accostato a giocatori come Paquetà o Arthur. Numeri che però diventano degno di considerazione se il termine di paragone diventa Lucas Leiva, con cui il regista del San Paolo ha molte caratteristiche in comune.
E ora il Milan studia la mossa giusta per evitare di pagare i 50 milioni di euro richiesti dalla sua clausola rescissoria. Troppi per un giocatore che deve ancora fare il definitivo di salto qualità, ma che potrebbe fare decisamente comodo al futuro Milan di Rangnick.