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Karim Benzema ha deciso la partita contro il Valencia, confermandosi ancora fondamentale per il Real Madrid. E la sua seconda rete è da stropicciarsi gli occhi

“Benzema show”. Stefano Borghi, telecronista e uno dei massimi esperti di Liga in Italia, ha riassunto Real Madrid – Valencia con queste due semplici parole. La prestazione del centravanti francese, d’altronde, non lasciava spazio ad alcuna interpretazione. La doppietta di Benzema – decisivo ancora una volta: 8 dei suoi 15 gol in campionato hanno aiutato la squadra a sbloccare una partita – ha permesso ai Blancos di mettere pressione al Barcellona, impegnato questa sera sul difficile campo del Siviglia.

Se il primo gol è arrivato da distanza ravvicinata, grazie all’ennesimo suggerimento vincente di Eden Hazard, la seconda rete è un capolavoro balistico del bomber cresciuto nel settore giovanile del Lione. Il tutto nasce da una ripartenza fulminea e verticale dei merengues, con il Valencia tutto sbilanciato in avanti per provare a riaprire i giochi. Benzema parte dalla metà campo difensiva e appoggia la sfuriata sulla fascia destra del ritrovato Asensio, che pesca il compagno al limite dell’area mettendolo in condizione di colpire imparabilmente Cillesen.

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Ciò però che impressiona di più è la dinamica in esecuzione: una volta ricevuta palla poco fuori dalla linea dell’area di rigore, Benzema finta un tiro per poi accarezzare il pallone, facendolo dolcemente passare sopra la testa del malcapitato Guillamon. Il centrale valenciano, che fino a quel momento aveva disputato un’ottima partita, viene così ‘battezzato’ al grande calcio da un ‘sombrero’ che probabilmente ricorderà per molto tempo.

Una volta superato il diretto avversario, impallinare il portiere del Valencia è un gioco da ragazzi. Dopo l’ottima partita giocata al rientro contro l’Eibar, Benzema continua a riprendersi con gli interessi una scena che di fatto gli spetta, e che in molti – soprattutto la stampa locale: quest’anno è stato spesso bersagliato da critiche e pregiudizi – avevano provato a sottrargli a causa di qualche prova incolore sfoderata nella prima parte del 2020. Ma KB9 è una pedina fondamentale nell’assetto tattico del Real Madrid, che ha nel suo centravanti un referente di primissimo livello, anche se (troppo) spesso tendiamo a scordarcelo.

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Che Karim Benzema, nonostante quanto sostengano alcuni suoi detrattori, sia ancora tra gli attaccanti più forti in circolazione, è testimoniato in primis dai numeri tenuti in stagione. Per esempio, con la doppietta segnata a Valdebebas ha raggiunto anche quest’anno quota 20 gol stagionali, cifra che mantiene come standard ormai da tantissimo tempo, raggiunta per la decima volta negli ultimi 13 anni. Inoltre, la sua prodezza che è valsa il 3-0 gli ha permesso di raggiungere Hugo Sanchez nella classifica all time dei bomber del Real Madrid.

E, infine, soltanto altri tre giocatori nella storia dei Blancos sono riusciti a raggiungere la doppia cifra stagionale per ben otto volte: Cristiano Ronaldo, Raul e Alfredo Di Stefano. Ovvero, tre icone di uno dei club più importanti al mondo, all’interno del quale Benzema è riuscito, malgrado la convivenza forzata per molto tempo con CR7, a scrivere un pezzo di storia importante.

Benzema paga il fatto di essere un tipo schivo, poco abituato a rapportarsi con il mondo esterno, incline più all’essere che all’apparire. Ma, a chi lo vedeva finito e invocava a gran voce un nuovo numero 9, il bomber ha dato ancora una volta risposte importanti sul campo. Fino a quando starà così, spostarlo dal centro dell’attacco del Real Madrid sarà impossibile.

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