La carriera, le caratteristiche e i numeri di Marco Sala, esterno difensivo di proprietà del Sassuolo e pronto ad approvare in serie A
È probabile che, come ogni buon lombardo che si rispetti, spesso in passato Marco Sala abbia percorso la strada che conduce a Chiavari, per godersi un po’ di mare lungo le spiagge della costa ligure. La stessa strada che tra qualche mese verosimilmente potrebbe condurlo fino alle porte della serie A. Sì, perché la sua crescita esponenziale è ormai certificata da prestazioni e numeri che non lasciano spazio a dubbi di sorta. Salvo clamorose sorprese, da settembre il classe ’99 potrà finalmente misurarsi con il calcio dei grandi. Un traguardo sognato, coltivato, meritato.
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Il percorso virtuoso verso la maturazione
Basterebbe sciorinare il suo ricco curriculum a livello giovanile per capire di chi stiamo parlando. Nativo di Rho, Sala ha svolto tutta la trafila con l’Inter, arrivando a conquistare due Scudetti Primavera, una Supercoppa di categoria e un Trofeo di Viareggio. Sotto la guida di Stefano Vecchi è diventato uno dei giovani profili più ricercati dell’intero panorama nazionale, con il club nerazzurro deciso a puntare su di lui per il futuro. Di lì, la prima esperienza nei professionisti con la maglia dell’Arezzo.
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33 presenze in campionato, più 5 nei playoff (con la squadra di Dal Canto eliminato nei quarti di finale dal Pisa, poi promossa in serie B), 2 reti ma soprattutto 6 assist. Particolare non da poco per un terzino, caratteristica peculiare per individuare un giocatore al passo coi tempi. La più che positiva stagione vissuta in Toscana, accresce la curiosità attorno al suo nome. Tanto che per sbloccare definitivamente la trattativa con il Sassuolo che porterà Stefano Sensi all’Inter, occorre inserire anche lui oltre al francese Gravillon. Il cartellino di Sala passa così interamente al club emiliano che pochi giorni prima dell’inizio del campionato, decide di girarlo in prestito alla Virtus Entella.
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Neopromossa in B dopo un anno di purgatorio in terza serie, la società del presidente Gozzi si presenta ai nastri di partenza scommettendo su una rosa dall’età media relativamente giovane rispetto al resto della concorrenza (27,4). A guidarla in panchina, Roberto Boscaglia, che dopo la travagliata stagione 2017/2018 vissuta a Brescia aveva deciso di ripartire dalla Liguria vincendo subito il campionato. Senza l’assillo dei risultati, la squadra parte forte nelle prime giornate, poi cala, attestandosi attualmente a metà classifica. Sala convince il tecnico siciliano sin da subito, diventa il titolare della fascia sinistra e salta soltanto cinque partite. Dal suo piede partono anche 4 assist decisivi, l’ultimo proprio nell’ultima vittoriosa uscita contro l’Ascoli dell’8 marzo.
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Assist, il marchio di fabbrica di Marco Sala
Vero e proprio marchio di fabbrica del suo gioco, l’assist rappresenta una sorta di segno distintivo da imprimere alla partita. Grazie alle continue sovrapposizioni, all’abilità nel fraseggio stretto e a doti fisiche notevoli, Marco Sala riesce a solcare la fascia di competenza come un transatlantico con le onde del mare. La ricetta vincente si compone poi del tocco di classe finale, la capacità di sfornare cross verso l’area di rigore avversaria, timbrando così l’ultimo passaggio.
Da un primo sguardo, Marco Sala non si direbbe un terzino al quale affidarsi per dare avvio all’azione, quanto piuttosto un’arma letale di cui servirsi nel prosieguo della manovra. Uno sviluppo laterale che passi puntualmente dai suoi piedi e che anche grazie ai suoi movimenti sia in grado di produrre azioni offensive.
Non sorprende perciò il dato che Wyscout fornisce rispetto alla percentuale di “passaggi accurati”, che tocca il 77.6% di media nei 90 minuti. Ottimi i dati riguardanti “lanci lunghi” (46.6%), “cross” (36.8%), “dribbling” (64.5%) e “duelli vinti” (55.1%). Completo e versatile, Marco Sala possiede evidentemente ancora ampi margini di miglioramento. Titolare nel nuovo corso dell’under 21 del ct Nicolato (proprio colui che a sorpresa lo escluse dalla lista dei ventuno convocati per i Mondiali under 20 di un’estate fa) è pronto a chiudere al meglio il campionato in corso, prima di passare al livello successivo. Un passo alla volta verso la serie A.
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