Inter, Calhanoglu ha tutto il diritto di andarsene senza essere chiamato traditore

Calhanoglu sembra sul punto di lasciare l’Inter per passare al Bayern Monaco, e tra i tifosi sono già partite le accuse verso il centrocampista turco. Ma è lui ad avere pienamente ragione.

L’ira contro Calhanoglu si sta già scatenando sui social, con molti sostenitori nerazzurri che denunciano già il tradimento del turco. La notizia di mercato è arrivata dalla Germania, dove il centrocampista sta disputando in questi giorni gli Europei con la sua nazionale, peraltro nel suo paese di nascita (è infatti nato a Mannheim). E dove ha sede anche il Bayern Monaco, che secondo la stampa tedesca vorrebbe portarlo Calha da Milano alla Baviera: per l’Inter, l’operazione non sarebbe infattibile, a patto di ricevere i 70 milioni di euro a cui viene valutato il giocatore. Il club nerazzurro ha notoriamente bisogno di vendere per migliorare la sua situazione economica, per cui nessun resta sorpreso se le porte di Appiano Gentile sono aperte a delle possibili cessioni di lusso.

Ma chiamare “traditore” Calhanoglu è decisamente troppo. Il turco, all’Inter, ha disputato tre stagioni di altissimo livello, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa e adattandosi anche a un ruolo per lui nuovo: dal punto di vista tecnico, non gli si può contestare praticamente nulla. Sotto il profilo professionale, è sempre stato altrettanto impeccabile: non ha mai fatto sperticate dichiarazioni d’amore verso il club nerazzurro, limitandosi a fare il suo dovere. Un anno fa ha anche rinnovato il suo contratto con l’Inter fino al 2027 (per 6,5 milioni a stagione), garantendo al club di poter trarre una guadagno da questa sua sempre più probabile cessione. Cosa che, per esempio, non aveva fatto con il Milan.

Calhanoglu verso il Bayern: l’Inter ha solo da guadagnarci

Quando, nell’estate del 2021, Calhanoglu lasciò il Milan per vestire il nerazzurro, lo fece trasferendosi a parametro zero dalla società che lo aveva portato in Italia alla diretta rivale cittadina. Il turco ha sempre messo in chiaro di essere un giocatore ambizioso, sia in termini economici che di competitività internazionale: patti chiari, amicizia lunga, si suol dire. Nessuno si deve ora stupire o si deve sentire ferito nel profondo se il giocatore lascerà all’improvviso l’Inter per andare al Bayern, dimostrandosi coerente con i suoi comportamenti passati.

È ovvio che a nessuno farebbe piacere perdere un giocatore della sua qualità, e che sostituirlo non sarà cosa semplice, ma oggi come oggi l’Inter ha bisogno di quei 70 milioni per proseguire il piano di risanamento delle casse societarie. La realtà dei nerazzurri, da tre stagioni a questa parte, è quella di un club che ogni anno deve fare sacrifici sul mercato e, in un certo senso, fare un passo indietro prima di riuscire a farne un paio in avanti. È un gioco rischioso e che sicuramente non fa piacere a chi, dopo lo scudetto della scorsa stagione, si illudeva che i problemi fossero superati e che la strada dell’Inter verso il successo fosse in discesa. Ma questo è decisamente più un problema del club (e della sua vecchia proprietà) che di Hakan Calhanoglu.

Valerio Moggia
Valerio Moggia
Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.

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